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Il lago del Salto



Situato nell’alto Lazio,nella provincia di Rieti è il bacino artificiale più grande della regione. Creato fra il 1938 ed il 1940 da una imponente diga alta 90 metri per la produzione di energia elettrica,il lago dalle coste frastagliatissime occupa la valle del Salto dove un tempo correva l'omonimo fiume. La valle è parallela a quello del Turano dove sorge l'altro invaso artificiale della regione. Il bacino, della capacità di 280 milioni di metri cubi, è collegato a quello del Turano mediante un canale artificiale lungo circa 9 km e del diametro di 2,5 m scavato nel monte Navegna e si trovano tutti e due pressappoco alla stessa altezza, 535 m.s.l.m. Le acque alimentavano con una portata di 35 mc/s due gruppi installati nella centrale di Cotilia da 30.000 kW grazie ad una galleria forzata del diametro di 4 m, con uno sviluppo di 11,8 km. Interessante notare che le suddette turbine erano di tipo reversibile, ovvero potevano fungere anche da pompe, purtroppo smantellate nei lavori che hanno interessato numerose centrali del bacino Nera-Velino a partire dal 2008. Seppur simile al suo vicino il lago del Salto è più grande,lungo 10 Km e largo mediamente quasi 1 Km, ha un perimetro che si snoda per 57 Km, con una varietà di paesaggi notevolmente superiore. In prossimità delle diga ragginge i 108 metri di profondità. Sui suoi lati si aprono continui "fiordi" che penetrano nelle valli scavate dai torrenti nelle tenere rocce marmoso-arenacee e che occupano quelli che un tempo erano scoscesi dirupi boscosi ora colmati d'acqua a formare angoli ed insenature che non sembrano neanche italiani. La strada si snoda a zig zag tra boschi di querce e castagno,seguendo a volte la riva del lago e a volte traversando con stretti ponticelli le infinite insenature dando sempre il senso di trovarsi in mezzo ad una natura selvaggia e incontaminata.

Il lago occupa l'ampia vallata del Cicolano, antica terra degli Equi ed Equicoli, cosparsa di antichi paesi e di piccoli borghi arroccati sulle alture.

Alcuni paesi sorgevano nell'area oggi occupata dalle acque: Fiumata, Borgo San Pietro, Teglieto e Sant'Ippolito, ricostruiti sulla riva del lago ed oggi divenuti ridenti centri turistici. I due versanti sono nettamente differenziati. Su quello di destra, esposto a sud-ovest, si addensano i paesi e i campi coltivati.

Altri paesi, in posizione più elevata (come Petrella Salto e Fiamignano), dominano il panorama dalle ampie pendici soleggiate che discendono dalle montagne del Nuria.Il versante di sinistra del Salto, esposto a nord-est, è più solitario; la strada che
costeggia il lago corre quasi ininterrottamente tra boschi di querce e castagneti.

I paesi che sorgono più in alto sono piccoli borghi con antiche case, aggrappate ai costoni boscosi che discendono da Monte Navegna. La diga è caratterizzata dalla presenza di asperità rocciose (su cui è basata) e da uno sperone roccioso ad essa attiguo detto "Unicorno del Salto". Risalendo il bacino sul lato opposto, troverete tante piccole anse sul corpo principale.

 

Timelaps “Lago del Salto Fiumata”

by Marco Sbardella

SHOT | every 15 seconds

TIME | from 11.00 am to 15.30 pm

Canadair CL-415 della Protezione Civile mentre carica acqua dal lago del Salto

Eliambulanza atterra sul ponte Pacifico di Fiumata sul lago del Salto

Timelaps Lago del Salto e ponte Pacifico Fiumata

by Massimiliano De Agostini