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Il paese
Nel 1941, nell’ambito della politica idroelettrica che il fascismo avviò per condurre l’Italia verso l’autosufficienza energetica, venne realizzato, con lo sbarramento del fiume Salto, un grande bacino artificiale. Il piccolo borgo (insieme agli abitati di Borgo S. Pietro, S. Ippolito e Teglieto) trovandosi a ridosso della valle, fu quasi completamente sommerso dalle acque e successivamente ricostruito in posizione più elevata, sul versante sud-ovest del lago. La parte alta del vecchio paese chiamata “Capu Castellu” divenne la parte più bassa del nuovo.
La creazione dell’invaso artificiale del lago, rende oggi difficile la ricostruzione della storia di questo antico borgo: infatti unitamente al vecchio paese sono state sommerse tutte quelle testimonianze storico-architettoniche che avrebbero aiutato a comprenderne il passato.
L’abitato è posto proprio al centro del Cicolano è un vero e proprio crocevia, è collegato ai comuni di Pescorocchiano, Varco Sabino e Marcetelli, situati sul versante opposto del bacino, dal ponte Pacifico, un imponente quanto elegante manufatto lungo 560 metri. L’invaso venne realizzato dalla società “Terni” , successivamente fu venduto all’Enel ( con le quali ci sono ancora dei contenziosi aperti ma che nessuno sembra ricordare...) e poi alla società spagnola “Endesa” che risulta l’attuale proprietaria. Durante la ricostruzione, gli abitanti poterono scegliere se farsi ricostruire la casa della stessa grandezza della vecchia nel nuovo paese o se prendere l’equivalente del valore in soldi. Alcuni si fecero ricostruire la case,alcuni presero i soldi e successivamente si costruirono da soli le proprie abitazioni,altri ancora lasciarono il posto per andare a vivere in città come Rieti e Roma. Molti si spostarono nell’abitato di S. Maria sulla via Salaria verso Roma,costruito appositamente per accogliere queste popolazioni costrette allo spostamento.
Secondo i dati dell’ultimo censimento generale fatto nel 2001, a Fiumata risiedevano 73 famiglie per un totale di 131 persone, mentre alle ultime elezioni nazionali del 2006 contava 133 votanti, quindi negli ultimi anni la popolazione è leggermente aumentata. Durante la stagione estiva si contano invece circa 2000 presenze grazie agli abitanti trasferitisi altrove che tornano per le vacanze. Il paese è circondato a Nord ad Est e ad Ovest da una ricca e folta vegetazione e a sud dal lago, sviluppata è la pesca, la caccia e la raccolta di funghi e tartufi. Nonostante sia un piccolo centro ci sono numerosi negozi,servizi e divertimenti,come del resto tutta la zona del Cicolano,ricca di percorsi storici e naturalistici veramente eccezionali. E’ raggiungibile da tramite la Salaria e poi la statale 578 Salto-Cicolano o l’autostrada A24 Roma-L’Aquila. Il clima è rigido d’inverno con temperature che possono arrivare a - 3 o 4 di giorno e -10 di notte e caldo e piacevole d’estate con temperature sui 25-28 gradi di giorno,mentre la sera la zona si rinfresca e si rende necessaria una felpa o un maglione anche in pieno agosto. Due sono le manifestazioni tradizionali, la prima è l’otto Maggio la festa di San Michele,il santo patrono e la seconda,sempre nello stesso mese è quella della Madonna,in estate invece non mancano mai feste o sagre come quella dell’alborella. In passato, essendo la cipolla uno degli ortaggi più coltivati, i fiumatari erano conosciuti come “cipollari”, nomignolo a volte usato ancora oggi dagli abitanti dei paesi vicini in tono scherzoso.